La nuova idea di casa: spazi all’aperto e più privacy

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01/07/2020

L’esperienza del lockdown ha modificato il nostro punto di vista su diversi elementi della quotidianità. Il lavoro, che equivaleva per molti di noi all’andare in ufficio, si è trasformato in un’attività domestica. Abbiamo riscoperto la necessità (e il gusto) di cucinare. Abbiamo dovuto far convivere nello stesso spazio esigenze diverse: dallo studio dei figli al nostro smart working, dal loro bisogno di giocare al nostro di staccare un momento e rilassarci.

Quel che sicuramente ci rimane di questi mesi di isolamento è una diverse percezione di cosa significhi per noi casa. Non è più solo il luogo dove si torna la sera per riposarsi, dopo una giornata all’esterno, fatta di relazioni, spostamenti, momenti di socialità in luoghi pubblici. Ora è il centro attorno a cui ruota il resto, dove possiamo rifugiarci in caso di emergenza. Emergenza che potrebbe ripresentarsi, come ci hanno spiegato.

Quali riflessi avrà – o, per meglio dire, ha – questo cambiamento di prospettiva sul mercato immobiliare?

I primi segnali sono arrivati già in maggio: le agenzie immobiliari hanno notato un incremento di visualizzazioni, sui lori siti, di case con giardino o terrazzo, cioè con uno spazio vivibile esterno.

Anche i cortili condominiali stanno riscuotendo interesse. Chi infatti dispone di un po’ di verde o di un balcone ampio, durante il lockdown ha potuto far sfogare i bambini, prendere il sole e una boccata d’aria. Tanto è vero che sul web sono aumentate le ricerche per “sdraio per terrazzo”, “erba sintetica per terrazzo”, piscina, lettino. Le nuove esigenze non si limitano però al giardino. Anche lo spazio interno conta. Anche qui è il web a segnalarlo: “casa grande” è una ricerca in aumento. Più in generale, abbiamo riscoperto l’importanza di locali dedicati alle diverse attività, di stanze in cui poterci isolare per lavorare o studiare e di angoli in cui godere di un po’ di privacy.

È finita l’epoca degli open space?

Ampi locali polivalenti, cucine a vista, poche pareti divisorie, il tutto per dare spaziosità, luminosità, respiro alla casa. Questi erano i criteri utilizzati da architetti e interior designer nel progettare le abitazioni fino a non molto tempo fa.

Ma ora?

Alcuni locali, considerato superflui nell’era pre-Covid, vengono rivalutati.

 

L’ingresso

Negli appartamenti di recente costruzione il locale d’ingresso spesso non c’è. Si entra direttamente nel salotto, il living, che a volte affaccia sulla cucina. La recente esperienza ci ha invece insegnato l’utilità di una stanza in cui lasciare ciò che portiamo dall’esterno (le scarpe, la giacca…), che durante l’emergenza poteva essere contaminato, per entrare in casa in sicurezza.

Questa sensazione di dover proteggere la casa e i suoi abitanti da ciò che viene da fuori ci è rimasta. Ed è valida, indipendentemente dal Covid.

Evitare di entrare con le scarpe nelle stanze interne di un’abitazione sarebbe in ogni caso una buona pratica. Da qui l’esigenza di avere uno spazio per un attaccapanni, una scarpiera, un ripiano con lo svuotatasche e, probabilmente ancora per qualche tempo, il disinfettante per le mani.

 

La cucina

Le cucine a vista sono da tempo un’ottima soluzione per ampliare locali un po’ angusti. Ma se la cucina viene utilizzata ogni giorno per il pranzo e la cena (tralasciando caffè e merende), sprigionando odori di cottura, sfrigolare di padelle, scorrere d’acqua e rumore di piatti e posate, mentre al di là del basso muretto si lavora in smart working, ecco che nasce la nostalgia di una bella parete con porta, che possa isolare lo chef di turno.

 

Il salotto

L’ampio living polivalente, che diventa studio, sala di proiezione, sala da pranzo per le cene con gli amici, ha perso molto del suo fascino durante il lockdown.

Fare una call con i colleghi mentre i bambini saltellano sul divano può essere difficoltoso.  E non c’è nessuna porta da chiudere per isolarsi. E così ci accontenteremmo di un piccolo salotto per la televisione, pur di avere un locale adibito a ufficio, possibilmente ben isolato dal punto di vista acustico.

 

L’anticamera

Il corridoio, o anticamera, che negli immobili anni ‘70 collegava i locali della zona notte, da un po’ di tempo non esiste più o è stato molto ridimensionato. Ma l’anticamera assolve la funzione di isolare meglio le diverse stanze, camere da letto o locale studio, dalla zona giorno, di solito più animata.

 

Voglia di privacy

Quante volte in questi mesi abbiamo sentito il desiderio di stare soli per leggere in pace o per ascoltare musica? Ma non sempre ci è stato possibile. Ecco allora crescere l’esigenza di case ampie, che consentano ai membri della famiglia di ritagliarsi un angolo personale, che abbiano stanze con porte, isolate, magari in fondo a un corridoio.

Quindi, nei limiti delle nostre disponibilità economiche, oggi cerchiamo case grandi dove vivere comodamente anche 24 ore su 24, se necessario, e dove si riesce a preservare un minimo di dimensione personale.

 

La riscoperta della casa in campagna

L’esigenza di case più ampie, con più locali e con spazi esterni vivibili può scontrarsi con il fattore economico. Per questo molte famiglie e giovani coppie stanno iniziando a valutare l’acquisto di una casa fuori città.

I mesi di smart working, del resto, ci hanno mostrato che la vicinanza all’ufficio potrebbe non essere più una priorità, così come la prossimità di una stazione. La campagna, poi, isola dalla frenesia cittadina ma anche da eventuali ripetersi di emergenze sanitarie. E può essere un posto dove, attrezzandosi con piscine gonfiabili e sdraio, trascorrere le vacanze, in caso di impossibilità a spostarsi.

 

Il mercato immobiliare si scopre ancora vivo

La casa è ritornata al centro della nostra vita. La vogliamo grande, comoda, tranquilla, connessa. Vogliamo che ci protegga e ci consenta di lavorare in tranquillità, con qualche pausa all’aria aperta. C’è da aspettarsi quindi che, dopo il calo di compravendite a cui si sta assistendo, il mercato immobiliare si riprenda per rispondere a queste nuove esigenze.

We are Town da sempre studia i trend del settore e, con le sue proposte, risponde alle aspettative dei clienti, anche quando mutano rapidamente. Se sei alla ricerca di un nuovo modo di abitare, se desideri una casa in cui stare bene, in cui poter affrontare serenamente ciò che il futuro riserva, contattaci. Insieme troveremo la soluzione ideale per te e i tuoi cari.

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