Bonus facciate: un incentivo per riqualificare i centri abitati

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23/01/2020

di Fernando Todaro – Sales Partner We Are Town

 

Chi rifarà la facciata della propria abitazione nel 2020 avrà diritto a una detrazione Irpef, suddivisa in dieci anni, pari al 90% della spesa sostenuta. Lo scopo è quello di restituire decoro e bellezza alle nostre città.

 

Se il rivestimento esterno del tuo condominio o della tua villetta mostra i segni dell’età, se i balconi cominciano a perdere l’intonaco, il 2020 ti offre un’opportunità che non puoi lasciarti sfuggire.

La Legge di Bilancio 2020 ha previsto infatti il cosiddetto “bonus facciate”, cioè una detrazione Irpef del 90% sulle spese che dovrai sostenere per un’eventuale sistemazione degli esterni della tua abitazione.

Le modalità di applicazione, come ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, sono le medesime del regolamento in materia di detrazioni per le spese di ristrutturazione edilizia.

Il bonus facciate, incentivando i proprietari di immobili con un’agevolazione fiscale, si pone lo scopo di riqualificare il patrimonio edilizio privato, rendendo di conseguenza più decorose le città e i centri abitati, con un occhio di riguardo al risparmio energetico.

Lo ha spiegato il ministro Dario Franceschini su Twitter: “Nella Legge di Bilancio una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il bonus facciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni!”.

 

Come funziona il bonus facciate?

Immagina di dover spendere, per il rifacimento della facciata, 50.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate ti restituirà il 90% in detrazioni Irpef, cioè ti renderà la somma scalandola dalle tasse dei prossimi 10 anni. In questo caso, si tratterebbe di 4.500 euro ogni anno per 10 volte.

Il bonus facciate è utilizzabile per i palazzi come per le ville unifamiliari ed è compatibile con l’ecobonus e il sisma bonus.

I pochi paletti posti dalla normativa riguardano la tipologia dei lavori ammessi e le zone urbane in cui è inserita l’abitazione.

Una nota importante: il bonus facciate può essere richiesto per le “spese documentate” durante il 2020. Quindi puoi utilizzarlo anche per eventuali lavori iniziati nel 2019 ma non ancora saldati.

 

A quali interventi di ristrutturazione si applica il bonus facciate?

Il testo della Legge di Bilancio spiega che per “spese documentate sostenute nel 2020 relative agli interventi edilizi, compresi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o al restauro della facciata degli edifici, la detrazione dall’imposta lorda è incrementata al 90%”.

L’accenno alla manutenzione ordinaria significa che potresti fruire del bonus facciate anche per interventi non impegnativi, ad esempio una semplice ritinteggiatura.

Se l’esterno della tua casa necessita invece di una ristrutturazione importante, sappi che il bonus facciate non pone un tetto limite di spesa.

Il limite sarà dettato piuttosto dal tuo gettito Irpef.

Se per la tua facciata spenderai 100.000 euro, dovresti recuperare 90.000 euro in 10 anni, quindi 9.000 euro all’anno.

Ma se, ad esempio, il tuo gettito Irpef è di 5.000 euro annuali, questi ti verranno restituiti ma perderai gli altri 4.000. Quindi, tieni conto anche della tua capienza fiscale.

Vediamo ora più in dettaglio quali lavori si possono mettere in cantiere beneficiando del bonus facciate.

Gli interventi coperti sono:
– interventi sulle strutture opache della facciata;
– lavori su balconi, ornamenti, marmi e fregi;
– pulitura;
– tinteggiatura esterna;
rifacimento dell’intonaco di meno del 10% della superficie della facciata.

Il limite del 10% posto al rifacimento dell’intonaco punta a favorire interventi volti al risparmio energetico.

Infatti, se la superficie rintonacata dovesse superare il 10%, l’intonaco dovrà presentare precisi requisiti di efficienza energetica e di trasmittanza.

Questo dovrebbe convincere i proprietari a optare per un cappotto termico, che rientra tra gli interventi finanziati dall’ecobonus.

Non preoccuparti, perché bonus facciate ed ecobonus, come detto, sono cumulabili.

 

Quali lavori non rientrano nel bonus facciate?

Con il bonus facciate non potrai recuperare i costi del rifacimento di:
– infissi;
– impianti elettrici;
– grondaie;
– tubi pluviali;
– sostituzione e installazione di impianti o cavi.

 

Il limite delle zone urbanistiche

Un requisito che circoscrive il numero di immobili che possono essere interessati dal bonus facciate 2020 riguarda la loro collocazione in aree A o B.

La definizione di zone A e B è contenuta nel decreto del Ministero dei Lavori Pubblici numero 1444 del 2 aprile 1968.

Le zone A sono agglomerati urbani con caratteristiche di valore storico, artistico o ambientale. Le zone B comprendono parti di territorio completamente o parzialmente edificate.

Restano esclusi dal bonus facciate solo le zone C, ovvero quelle con meno del 12,5% di superficie coperta da edifici, cioè le aree scarsamente popolate.

Se hai dei dubbi sulla zona in cui si trova la tua abitazione, puoi chiedere in Comune.

 

Chi ha diritto al bonus facciate?

Avendo l’Agenzia delle Entrate equiparato le modalità di applicazione del bonus facciate a quelle del bonus ristrutturazioni, potrai usufruire del bonus facciate non solo se sei proprietario dell’immobile ma anche se sei un inquilino, un comodatario, un usufruttuario o sei titolare di un diritto d’uso.

Può fruire della detrazione del 90%, purché documenti l’effettiva partecipazione alle spese, anche un tuo familiare convivente (comprese le unioni civili e le convivenze more uxorio) e il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.

 

Ulteriori chiarimenti? Chiedi ai professionisti di We Are Town

Se sei interessato a approfittare del bonus facciate 2020 avviando il rifacimento degli esterni della tua casa, puoi chiedere una consulenza a We Are Town.

Per esperienza sappiamo come valorizzare al meglio un immobile, quali materiali sono più durevoli, quali interventi sono prioritari.

Oltre a chiarirti gli aspetti burocratici e fiscali, quindi, WAT (We Are Town) potrà suggerirti i professionisti a cui rivolgerti e ti seguirà durante i lavori.

 

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