Ecobonus 110%: un boost all’efficienza energetica del patrimonio immobiliare

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31/05/2020

Il Decreto Rilancio ha previsto una detrazione fiscale del 110% sugli interventi di efficientamento delle prime case. Con la possibilità di cedere il credito d’imposta per pagare le spese.

 

Tra il 15 e il 30 aprile scorsi Confcommercio e Censis hanno condotto un sondaggio per valutare l’impatto del Covid-19 sulla fiducia dei consumatori. Dallo studio è emerso che il 52,8% degli italiani è pessimista riguardo all’andamento della seconda metà dell’anno, che il 48% rinuncerà alle vacanze estive e che 6 famiglie su 10 temono di perdere il lavoro. In questo clima potrebbe sembrare fuori luogo parlare di spese per interventi di riqualificazione energetica o per migliorie antisismiche, eppure questo è davvero un periodo propizio.

Il Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n. 34), fra le varie iniziative per rilanciare l’economia nazionale, ha introdotto un Ecobonus e un Sismabonus che prevedono una detrazione del 110%, da distribuire su 5 anni, per spese, sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, per la riqualificazione energetica, per misure antisismiche, installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica.

In particolare, è l’articolo 119 del Decreto a definire in 16 commi il funzionamento di quello che è stato definito Superbonus 110.

 

Per quali interventi si può fruire del Superbonus 110?

In generale il nuovo Ecobonus potenziato punta a dare un’accelerata alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, con le sue positive conseguenze in termini di risparmio economico per le famiglie e di mitigazione dell’impatto ambientale.

Pertanto il 110% di detrazione fiscale si applica a:

– interventi di isolamento termico che riguardino più del 25% delle superfici disperdenti dell’edificio;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti, per parti comuni e singole abitazioni, con impianti a condensazione (di classe energetica almeno A), a pompa di calore, geotermici con eventuale abbinamento a sistemi fotovoltaici, di microgenerazione.

Più in generale, gli interventi dovranno comportare il miglioramento dello stabile fino alle prime 2 classi energetiche o, se si è già nelle prime due, fino alla classe energetica più alta (da dimostrare con un Attestato di prestazione energetica).

La detrazione fiscale è applicabile anche per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica.

Possono fruire dell’Ecobonus 110 altre misure di efficientamento (quelle elencate all’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013) solo se eseguite contemporaneamente a uno degli interventi sopra elencati.

Le spese per la sostituzione degli infissi o l’installazione di schermature solari rientreranno nelle spese valide per il Superbonus solo se contestuali, ad esempio, agli interventi di isolamento termico.

Così per la sostituzione dei condizionatori, che potrà fruire della super detrazione o dello sconto in fattura solo se abbinata agli altri lavori.

Anche il rifacimento della facciata può usufruire del Superbonus 110 se eseguito insieme a interventi per la riqualificazione energetica dello stesso edificio; idem per le spese che rientravano nel vecchio Bonus ristrutturazioni del 50%.

 

A chi spetta il Superbonus?

La pubblicazione in Gazzetta del Decreto Rilancio ha chiarito i dubbi della vigilia sui beneficiari dell’Ecobonus e del Sismabonus 110.

Possono richiedere i Superbonus 110:

– i condomìni;
– le persone fisiche, ma non per immobili utilizzati per attività professionale;
– gli Istituti autonomi case popolari.

 

La grande occasione: riqualificare a costo zero

La novità dell’Ecobonus 110 non è solo l’incremento della percentuale di detrazione. La vera occasione consiste nella cessione del credito d’imposta al fornitore, cioè nella possibilità di “pagare” cedendo la detrazione alla ditta che eseguirà i lavori.

In questo modo si potrà fruire di uno sconto sulle spese fino a un importo pari al corrispettivo dovuto; in pratica si potrà migliorare l’efficienza energetica della propria casa a costo zero. La ditta a sua volta potrà scegliere se utilizzare la detrazione a fini fiscali o se cederla a sua volta a terzi o a un istituto di credito.

La modalità della cessione del credito risolve anche il problema dei contribuenti incapienti, cioè i contribuenti che hanno un reddito complessivo troppo basso per poter fruire di detrazioni.

Gli incapienti (più tecnicamente, i soggetti che nell’anno delle spese si trovano nella cosiddetta “no tax area”) hanno in più la possibilità di cedere loro stessi il credito direttamente a una banca o a un intermediario finanziario.

Lo scopo di questo meccanismo introdotto dal Decreto Rilancio è quello di consentire da un lato al maggior numero possibile di soggetti di realizzare opere di riqualificazione energetica e dall’altro di aumentare le opportunità di lavoro per le aziende del settore, che si stanno riprendendo dal lockdown.

 

Superbonus anche per la riqualificazione delle seconde case?

Attenzione: il Superbonus 110, secondo il Decreto Rilancio, dovrebbe valere solo per le case adibite ad abitazione principale. Quindi non potrebbe essere applicato alle seconde case, agli stabili di imprese, agli uffici.

In realtà, alcuni esponenti del Governo (il ministro dello Sviluppo economico,i Stefano Patuanelli, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Riccardo Fraccaro) hanno dichiarato in questi giorni di essere intenzionati ad estendere l’Ecobonus 110 anche alle seconde case. Ci si può quindi aspettare questa probabile modifica del Decreto.

Riassumendo: l’Ecobonus 110 è valido, al momento, solo per le prime case, per spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, per gli interventi di riqualificazione energetica elencati, a cui si possono collegare altri interventi di ristrutturazione, se eseguiti contemporaneamente.

 

Il visto di conformità

Chi sceglie lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta dovrà richiedere un visto di conformità, che attesti che i lavori in oggetto rientrano tra quelli previsti dal Superbonus. A chi va richiesto il visto di conformità?

Possono rilasciare il visto:

– gli iscritti agli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri, dei periti commerciali e dei consulenti del lavoro;

– i periti iscritti alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub-categoria tributi.

 

Come si richiede l’Ecobonus 110?

Quale procedura occorre seguire per ottenere l’Ecobonus del 110% o Superbonus?

La prima mossa da fare è registrarsi sul portale dell’Enea dedicato agli Ecobonus (https://ecobonus2020.enea.it/ )

Ricordiamoci però che il Superbonus è applicabile alle spese che si eseguiranno tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Quindi, attualmente, il sito non è ancora predisposto per accogliere le domande. Al momento opportuno, si dovranno inviare i dati anagrafici del beneficiario della detrazione e quelli catastali dell’immobile, citando il comma di legge a cui si fa riferimento.

 

Investire nella propria casa

Se sei proprietario della casa in cui abiti, in questi tempi di incertezza economica hai già un’ancora di salvezza.  Essere poi proprietari di una casa di classe energetica alta, ristrutturata e in ottime condizioni significherebbe davvero avere tra le mani un bene prezioso. Considera quindi l’opportunità di utilizzare l’Ecobonus 110 per accrescere il valore della tua abitazione.

In primo luogo gli interventi di riqualificazione ti procureranno un significativo risparmio nelle spese per l’energia e potrai beneficiarne nel breve periodo.

E se un domani tu decidessi invece di vendere casa, dopo aver effettuato alcuni interventi di valore, otterresti sicuramente una vantaggiosa valutazione del tuo immobile.

 

 

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